Un piano da 84 milioni per la realizzazione del terminal Gnl al Porto Canale di Cagliari

E’ in fase di valutazione il nuovo progetto per la realizzazione di un terminal per il Gnl (Gas naturale liquefatto) al Porto Canale di Cagliari, che si aggiunge alle ulteriori iniziative presentate negli scorsi mesi rispettivamente da Higas, Edison e Ivi Petrolifera nella zona di Oristano e dal Consorzio Industriale di Sassari nel sassarese.

A Cagliari è la Isgas Energit Multiutilities Spa, azienda controllata dalla Mediterranea Energia S.p.A che si occupa della distribuzione del gas metano, GPL ed aria propanata, a proporre un investimento da 84 milioni di euro che si pone l’obiettivo di fornire 450 milioni di metri cubi di metano all’anno, raggiungendo abitazioni e navi a partire dal 2019.

Al momento si attende la convocazione della conferenza dei servizi per il via definitivo della prima parte del progetto ma i tempi stringono perché il 25 agosto scadrà il termine per la definitiva assegnazione dell’area pubblica, una superficie di 73 mila metri quadrati che sarà caratterizzata da una struttura in banchina per lo scarico del Gnl dalle navi metaniere, un complesso di tubazioni criogeniche per il trasporto del fluido e un sistema di stoccaggio, pompaggio e rigassificazione del Gnl.

Più nel dettaglio, il progetto prevede la costruzione di un deposito da 22mila metri cubi, costituito da 18 serbatoi, 9 stazioni di pompaggio e 40 vaporizzatori che trasformano il Gnl, arrivato via mare a bassissime temperature (meno 163 gradi), allo stato gassoso. Sarà inoltre presente anche una stazione per il filtraggio, la misura e l’odorizzazione del gas naturale propedeutica all’immissione nelle reti di trasporto.

Il bunkeraggio marittimo potrà avvenire da autobotte a nave, da impianto a terra a nave, da nave a nave, da cisterne mobili o ISO Container criogenici.

La Isgas conta di chiudere la procedura di avvio entro sei mesi, considerati i passaggi obbligati dell’ autorizzazione sulla sicurezza da parte dei vigili del fuoco e della valutazione di impatto ambientale e, dal 2019, di iniziare a distribuire il metano attraverso la rete.

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