Cresce la produzione di acciaio nel mondo

Secondo i dati diffusi dal World Steel, la produzione globale di acciaio torna a salire dopo la frenata del 2015. A fare da traino è la Cina ma, a livello europeo, anche l’ Italia ha recuperato il 6% della produzione in un solo anno grazie al parziale riallineamento degli impianti Ilva, arrestando la crisi verificatasi nell’ultimo quadriennio.

Analizzando la top ten dei produttori a livello mondiale, i paesi emergenti confermano il loro ruolo dominante: al leggero calo del Giappone si contrappone la crescita dell’India; la produzione turca supera quella brasiliana; in aumento l’Ucraina nonostante la crisi con la Russia.

Più deludenti sono i risultati a livello europeo: la siderurgia del Vecchio Continente frena con una produzione totale di 162,3 milioni di tonnellate e tutti i principali paesi – Germania, Francia, Spagna e Uk – registrano perdite e cali della produzione. A fronte di ciò il risultato dell’Italia appare ancora più sorprendente.

Resta però irrisolto il problema della sovra-capacità globale che sta mettendo in seria difficoltà l’industria siderurgica in Europa (settore che rappresenta l’1,3% del PIL europeo con circa 328.000 posti di lavoro nel 2015). Per limitare parzialmente l’export cinese potrebbero essere d’aiuto le misure antidumping comunitarie sui raccordi saldati cinesi e di Taiwan, usati per unire tubi e condutture in vari settori, dall’industria petrolchimica alla generazione di energia, all’industria alimentare alle costruzioni.

Le esportazioni cinesi saranno infatti tassate da dazi che vanno dal 30,7% al 64,9%, quelle taiwanesi saranno colpite da dazi tra il 5,1% e il 12,1%.

 

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